Faro Convention- Citizens of Europe e la Settimana delle Culture

Cosmogonia al Monte

L’Associazione Faro Convention- Citizens of Europe si propone, a tal riguardo, di promuovere,
divulgare e tutelare il diritto al Patrimonio Culturale, così come definito nella Dichiarazione
Universale dei Diritti dell’Uomo (Parigi 1984), nonché elementi e siti oggetto di altri
riconoscimenti internazionali come quello relativo al Patrimonio UNESCO al fine di: sensibilizzare e promuovere la conoscenza e la formazione artistica, culturale, scientifica, antropologica della zona europea e mediterranea; divulgare buone pratiche a stili di vita ecosostenibili educando ad una cultura rispettosa del nostro pianeta e della conservazione dell’ambiente nonché della memoria storica, utilizzando solenni forme artistiche come l’arte, il teatro, la musica.

In occasione della Settimana delle Culture, a Palermo, l’Associazione Faro Convention- Citizens of Europe ha partecipato, con il patrocinio del Comune di Palermo, con una collettiva di grafica e pittura dal titolo “Cosmogonia al Monte” con la presenza di artisti dell’Associazione medesima ed un convegno-dibattito “Tra miti, storie e leggende a Monte Pellegrino” sul tema del ruolo cosmogonico del simbolo di Monte Pellegrino, con gli interventi degli antropologi Prof. Claudio Paterna ed il Prof. Gian Mauro Sales Pandolfini dell’Università degli Studi di Palermo e la poetessa Giovanna Fileccia.

Monte Pellegrino, simbolo della città di Palermo, nella sua maestosità ha sempre rappresentato un luogo di culto, un simbolo trascendenziale per i cittadini palermitani, un legame essenziale tra il patrimonio culturale e i suoi fruitori, in una terra eterogenea, multiculturale e cosmogonica.
L’eterogeneità culturale e le sue conseguenze che si riflettono in ogni luogo e in ogni tempo,
assumono un ruolo sempre più cruciale per tutti coloro che operano nell’ambito della valorizzazione e della tutela dei nostri beni culturali e luoghi artistici.
Oggi più che mai, il tema della eterogeneità ricomprende l’elemento della contaminazione artistica che esprime non solo l’appartenenza di un sistema alla propria cultura, ma la capacità di travalicare una visione relativista e di appartenenza culturale, non più idonea ed esaustiva a esprimere l’arte e la cultura del futuro. E’ pacifico ritenere come il sistema culturale svolga una importante funzione cosmogonica diretta a tessere una rete variopinta e multiculturale, costituita da diverse espressioni e/o nuove letture d’arte, il cui fine è da rinvenire nella massima diffusione, universalità e compartecipazione al mondo artistico e al patrimonio culturale, che ci caratterizza, sia a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale.

Una biodiversità che ben si sposa con la cosmogonia di Monte Pellegrino, simbolo e custode di un territorio, quello della città di Palermo, quale estensione di un linguaggio universale e multiculturale che ben rappresenta il diritto alla conoscenza e all’accoglienza artistica-culturale nel e del nostro territorio, meritevole di tutela e divulgazione nonché di fruizione dello stesso da cittadini e turisti.
Maestoso e imponente, la montagna “sacra”, conosciuta nell’antichità come “Heirkte” (ai tempi
della prima guerra punica) che irrompe sul golfo di Palermo, rappresenta il simbolo della città, il mito dei palermitani legato anche alla presenza della “Santuzza”, S. Rosalia, patrona della città. “U Piddirinu”, così chiamato nel linguaggio comune dei palermitani rappresenta il vero e proprio tetto di Palermo, città multietnica per eccellenza, quasi a voler proteggere e sancire il carattere internazionale della comunità palermitana e dell’anima multietnica di questa città-porto, che fin dai tempi remoti è stata rifugio e casa per molteplici genti, provenienti da ogni parte del mondo e che hanno lasciato in questa terra la propria impronta, identità e fratellanza, facendo di Panormus una città di splendida e pacifica contaminazione culturale.
Monte Pellegrino, quale simbolo di unicità culturale, verrà rappresentato dai diversi artisti delle
Associazioni Faro, ciascuno con il proprio linguaggio artistico ed il proprio stile, sempre nel rispetto di una visione individuale e filtrata dalle personali emozioni e dalla personale lettura del mondo naturale e filosofico.