
Nel quadro delle iniziative volte alla promozione del Patrimonio paesaggistico e culturale della città di Palermo, e nell’ottica di una visione che ci accosta sempre di più alle iniziative di grande spessore del panorama europeo, l’Associazione Faro Convention Citizen of Europe, si fa promotrice per la celebrazione della Giornata Mondiale della Terra.
E’ stata scelta come location Villa Trabia poiché si tratta di un compendio di eccezionale rilevanza unendo negli stessi spazi Patrimonio Ambientale, Patrimonio storico-architettonico di grande interesse. La Giornata Mondiale della Terra che si celebra il 22 Aprile è la più grande manifestazione ambientale del pianeta. Un’ occasione unica per promuovere la salvaguardia dell’ambiente e che coinvolge ben 192 paesi del mondo, interessando un miliardo di persone sul pianeta. L’evento, di portata internazionale, è un avvenimento di grande impatto soprattutto per la funzione sociale e didattica capace di influenzare tutta la società e dunque, contribuire al cambiamento dei costumi che tanto hanno viziato i comportamenti e le abitudini della gente. E’ infatti indispensabile “educare”” le nuove generazioni e indurle a pendere coscienza delle gravi problematiche ambientali.
L’inquinamento dei mari, dell’aria e del suolo sono conseguenza di grande sfruttamento da parte dell’umanità e ne siamo tutti responsabili. Allo stesso modo possiamo operare per un cambiamento di rotta e questo dipende da noi, ma non solo! La politica deve fare la sua parte come tutti i cittadini del mondo.
Come possiamo noi agire su tutto questo? L’Associazione Faro Convention Citizen of Europe, rimarca il valore ed il potenziale dell’eredità culturale come risorsa per lo sviluppo sostenibile e per la qualità della vita. La Convenzione di Faro ha il pregio di spostare l’attenzione dal valore in sé dei beni a quello dei diritti universali dell’uomo, per la costruzione di una società pacifica e democratica. Conoscenza e patrimonio hanno un ruolo fondamentale per le comunità e, come definito nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948, nel favorire la tutela e la valorizzazione dei beni, si garantiscono i diritti umani.
Con quale linguaggio possiamo esprimerci per far comprendere tutto questo?
L’arte da sempre ha influenzato la società e, spesso, l’ha anche educata. La visione socratica dell’arte affascina per la funzione che questa ha nell’educare e nel formare l’uomo a qualunque età ci si possa riferire. L’arte è anche specchio dei tempi e conseguenza della storia che il mondo e le genti attraversano.
L’evento, di cui vogliamo prenderci annualmente cura, concentra le sue azioni nel far esprimere gli artisti con delle installazioni artistiche. Le installazioni sono un linguaggio di arte contemporanea che prende spunto dai principi della percezione visiva. Già dalla metà dello scorso secolo le installazioni nei musei ci hanno comunicato il cambio di paradigma dell’arte concettuale in quanto portatrice di valori comunitari. I grandi cambiamenti sociali hanno trascinato l’arte verso un linguaggio che ha saputo mediare le ragioni della società e farsi spesso “portabandiera” delle grandi rivoluzioni sociali. Quindi un’arte “comunitaria” che sappia parlare alla gente per mostrare loro un nuovo modo di pensare alternativo e più rispettoso del pianeta terra. Un’arte che sappia segnalare i disastri a cui possiamo andare incontro senza una vera coscienza che induca un cambiamento piuttosto che il disastro che già è in atto. Gli artisti che fanno parte della Faro Convention Citizens of Europe sono ben consapevoli di essere paladini dell’ambiente poiché loro hanno un linguaggio contemporaneo capace di trasmettere questi concetti fondamentali. La scorsa edizione sono state create circa 20 installazioni di artisti contemporanei che operano spesso anche come “artivisti” ovvero come artisti attivisti il cui linguaggio è molto poliedrico e sa utilizzare l’arte ai fini della denuncia morale. E’ quella che Antonello Tolve chiama “La linea socratica dell’arte contemporanea” ovvero la capacità di dissentire su aspetti pungenti della società.
Nell’organizzazione dell’evento l’Associazione ha voluto coinvolgere anche l’Istituto Comprensivo Alberigo Gentili di Palermo ed altri istituti scolastici, con la proposta ai docenti di incoraggiare gli studenti a scrivere una “lettera alla terra” arrotolandole come una missiva dei ragazzi da far penzolare dai rami del parco e poterne leggere alcune tra le migliori il giorno dell’inaugurazione avvenuta proprio a Villa Trabia, nel bel mezzo della natura.













