Comunità di riferimento
(nota del curatore: come discusso per le vie brevi segnaliamo che qui si identifica correttamente una rete di comunità patrimoniali, NON una singola comunità patrimoniale, dedicata ad un singolo bene comune ed alla comunità che ne promuove la salvaguardia e valorizzazione. Dunque basta specificare e aggiungere le singole schede per dare vita, tutte assieme, alla rete delle comunità patrimoniali dei forti. Si tratta di una critica solo metodologica, ovviamente, per la necessaria coerenza con tutte le altre comunità della piattaforma)
La Comunità Patrimoniale Faro per i Forti dello Stretto finalizza il suo operato a promuovere, tutelare e valorizzare il patrimonio d’interesse storico e artistico riferito in particolare alle architetture militari, ai sistemi difensivi e ad ogni bene immobile di rilievo per la storia politica e militare, quali elementi costitutivi del cosiddetto patrimonio fortificato, presso le comunità locali, nazionali e internazionali, con un’attenzione particolare a quelle dislocate sul territorio dello Stretto di Messina.
La comunità promuove l’architettura militare e il patrimonio fortificato come bene comune e come simbolo di inclusione sociale in luoghi che in passato sono stati invece spazi di conflitto e divisione.
I principi fondamentali che vengono presi in considerazione sono quelli della Convenzione Quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società, nota come Convezione di Faro, firmata nella città di Faro (Portogallo) il 27 ottobre 2005 ed entrata in vigore il 1° giugno 2011, ratificata in Italia il 23 settembre 2020.
Reggio di Calabria
Calabria
89052
Italia
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Presidente: Pietrangelo Petteno'
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Patrimonio di riferimento
Alla fine del XIX secolo, quando si formò il Regno d'Italia, si ebbe l'esigenza di controllare i confini e per farlo si pensò alla costruzione di una serie di fortificazioni. Sul territorio dello Stretto di Messina vennero costruite 21 batterie, di cui 13 sulla costa siciliana e 8 su quella calabrese. Tali complessi fortificati, vennero posizionati in punti strategici in modo da permettere un'ampia vista sullo Stretto di Messina e, allo stesso tempo, risultare invisibili da un potenziale nemico dal mare. Col passare del tempo, queste strutture risultarono essere obsolete già in fase di costruzione poiché potevano essere avvistate dall'alto. Le strutture, che non furono utilizzate né durante la Grande Guerra né durante la Seconda guerra mondiale, vennero utilizzate come deposito di munizioni e, in tempi più recenti, gradualmente decommissionate dal Ministero della Difesa.
Alcune di queste strutture sono state recuperate e sono aperte al pubblico. Esempio recente di recupero dallo stato di abbandono è il forte Siacci, è uno tra i più grandi tra le fortificazioni dello Stretto, che si trova nella frazione di Matiniti Superiore presso il comune di Campo Calabro. La riapertura del forte, avvenuta nell'Agosto del 2019, ha messo in evidenza lo sforzo di una piccola comunità che ha desiderato recuperare legittimamente la sua eredità culturale dando al forte una nuova vita. Le criticità sono principalmente connesse alle molte altre strutture che necessitano un recupero strutturale e una valutazione tecnica, oltre alla necessità di sviluppare un piano valorizzazione.
Una delle particolarità di queste fortificazioni è certamente quella data dalla perfetta simbiosi tra ubicazione delle strutture e l'ambiente: tutte le fortificazioni, infatti, sono ubicate in punti panoramici privilegiati di un tratto di mare unico nel suo genere.
Bisogna necessariamente sottolineare che le strutture offrono un'opportunità per le comunità locali di essere valorizzate attraverso un piano di sviluppo turistico che possa mettere in rete non solo queste strutture, ma anche di far emergere tutto il rimanente e ricco patrimonio materiale, immateriale e paesaggistico della costa calabra e siciliana.
Comunità locali collegate
- Associazione Filanda Cogliandro - Villa San Giovanni
- Associazione Zancle ONLUS/Forte Cavalli, Messina
- Habitat World
- Comune di Campo Calabro
- Comune di Messina
Processo
Nel 2021 l'Associazione MEDFORT ha preso parte all’evento Blue Planet Economy | European Maritime Forum 2021, nato come format internazionale, organizzato da Fiera Roma e MAR - Marine Activities and Research Association, in collaborazione con HABITAT WORLD e BIENNALE HABITAT, sotto gli auspici di Regione Lazio e della Camera di Commercio di Roma. L'Associazione ha creato il suo stand virtuale e brevemente ha discusso l’importanza e la necessità di valorizzare il patrimonio materiale – tra cui le fortificazioni – assieme al patrimonio immateriale e naturale per l’area dello Stretto di Messina. L’evento è stato incluso nel calendario ufficiale delle iniziative connesse allo EUROPEAN MARITIME DAY 2021, un programma costituito da oltre 240 eventi in 25 paesi in Europa e nel mondo, interamente dedicato alla protezione, difesa e sviluppo sostenibile delle risorse marittime del pianeta.
Il 28 dicembre del 2020, l'Associazione organizza un evento online "Terremoto del 1908: memorie, riflessioni e prospettive per le comunità e i beni culturali". All'evento hanno preso parte alcuni membri dell'associazione, personalità accademiche con la collaborazione di altre figure importanti nel territorio.
Nel periodo estivo del 2020, l'Associazione partecipa alla mostra Itinerante "Forts that Bind" per le tappe di Chania (8-22 Luglio) e Rethymno (13-27 Settembre), presso l'isola di Creta. Il contributo fotografico ha avuto come soggetto il Forte Batteria Siacci, di recente aperto al pubblico, portando così il suo messaggio: "Preserving forts - Building communities".