Comunità di riferimento
Sperimentiamo la convenzione di Faro come cantiere della memoria dei borghi montani colpiti dal sisma del 2016.
La Rete Faro Cratere è la cornice comune di una sequenza di Comunità Patrimoniali (CP), attivate da diverse amministrazioni o associazioni, tutte tese a valorizzare il nostro patrimonio immateriale a rischio di dispersione, per saldare la distanza tra la comunità che ha lasciato i borghi e quella che ci rientrerà tra una decina di anni, fatalmente diversa. Per questo occorre recuperare la memoria, il “capitale umano” dei borghi, valorizzando il patrimonio immateriale dei testimoni della vita quotidiana e del lavoro.
Qui presentiamo la Comunità Patrimoniale di Vestignano/Caldarola
Il Borgo di Vestignano coincide di fatto con il Castello. I residenti sono distribuiti in abitazioni private ubicate sia dentro la cinta muraria che esternamente ad essa.
I residenti del Borgo di Vestignano, già attivi nella tutela e valorizzazione del borgo con iniziative di vario genere riguardanti sia la tradizione enogastronomica, sia la dimensione culturale e religiosa, dopo gli eventi del sisma del 2016 si sono costituiti in un Comitato spontaneo informale: “Comitato pro Vestignano” con l’intento di ragionare sul possibile sviluppo di Vestignano a partire dai desiderata dei residenti. Il Comitato ha visto la presenza del Sindaco di Caldarola e di altri Consiglieri Comunali. Si è riunito periodicamente cercando di ricostruire la storia del borgo attraverso la memoria delle proprie abitazioni, mettendone in luce particolarità architettoniche e narrando i vissuti degli antenati.
Nello stesso periodo in cui si costituiva il Comitato, Diletta Grassetti, sviluppava la sua tesi di laurea proprio sul Castello di Vestignano e aggiornava i contenuti sulla base dei racconti dei residenti.
Corso di Laurea Magistrale in Scienze Archeologiche
“Il castello di Vestignano e la sua comunità.
L’indagine archeologica a servizio della progettazione
bottom-up per lo sviluppo locale”
Relatrice:
Prof.ssa Alejandra Chavarria Arnau
Correlatrice:
Prof.ssa Marie-Ange Causarano
Laureanda: Diletta Grassetti
Leggi la tesi completa
Più recentemente il Club per l’UNESCO Tolentino Terre Maceratesi portava all’attenzione della Federazione italiana dei Club e Centri per l’UNESCO una particolare attività artigianale, quella della tessitura umbro-camerte (tessitura con i liccetti) che nel Castello di Vestignano aveva trovato nuovo impulso per la passione e interesse delle signore Maraviglia.
Agli inizi del secolo scorso la signora Maria Cianni Maraviglia, e le sue cognate Maraviglia, residenti a Caldarola, rintracciano nei casolari di campagna, nei conventi, nelle sacrestie di quell’area pedemontana camerte, quanto era rimasto di manufatti (tovagliette d’altare, coperte da letto) con figurazioni tessute. Recuperano nelle soffitte telai ed altri attrezzi manuali, riscoprono, ripetono e perfezionano le tecniche di lavorazione a liccetti, nell’intento di documentare questa forma d’arte e farla rivivere in una
produzione a cui il mercato potesse dimostrarsi interessato.
Fu per suggerimento del conte Desiderio Pallotta, entusiasta dell’iniziativa, che tale attività si chiamò Arte Umbro-Camerte a sottolineare sia la funzione culturale ed artistica, sia la sua derivazione umbra in un territorio, come quello camerte che nella protostoria fu abitato da popolazioni umbre.
Oggi questa perizia artigiana trova unica continuità nel laboratorio-museo ” La Tela” (in Macerata) dove Patrizia Ginesi e Maria Giovanna Varagona, ultime vestali di questa arte, producono tessuti di ormai rara bellezza.
Scheda storica di Massimo Costantini relativa ai motivi della decadenza di un’arte che ha
dato in passato ricchezza e lustro alla città di Camerino e suo Stato.
Lo scopo è di porre le basi per la realizzazione di un laboratorio tessile e/o un museo della
tessitura Leggi tutto-Scheda storica di Massimo Costantini-motivi della decadenza dell’arte tessile
Leggi tutto- Massimo Costantini-Ricerca Arte tessile-seta-canapa-lino-tessitura a liccetti
Macerata
Marche
62020
Italia
Clicca sul link per visitare il sito dell'ente coordinatore
Paola Calafati Claudi
Segretario
Club per l'UNESCO Tolentino Terre Maceratesi ODV
Clicca sul link per visitare il sito del patrimonio di riferimento
DOCUFILM su Vestignano "Dalle Macerie Verso la luce https://youtu.be/vEZ_0SQDdaM
Video del Laboratorio museo "La tela" dove si pratica l'arte della tessitura a liccetti
Patrimonio di riferimento
"Un castello immerso nei boschi, al borgo di Vestignano rimangono consistenti resti della cinta in mura in pietra risalente al sec. XIV. Di notevole interesse sono il torrione cilindrico e l’impatto urbanistico medievale, in quanto troviamo vie strette e case basse. Nell’antichità, i Longobardi occuparono il territorio e costruirono un tempio al loro protettore San Giorgio. Successivamente il castello fu assegnato al monastero di Casauria da Ludovico II ed in epoche successive ai Varano nel 1468, al Vicariato di Summonte nel 1538, al terziero di Sossanta, nel 1563. La particolarità di questo paese è che il paese ed il castello hanno una sola porta d’ingresso. Per quanto riguarda la Chiesa, occorre dire che, dell’antica struttura originaria rimangono soltanto alcune opere architettoniche, solo successivamente, la stessa, fu decorata, in epoche diverse da esperti della scuola Caldarolese: Nobile da Lucca e Andrea de Magistris, nel 1538 vi dipinsero la Madonna col Bambino e i Santi Rocco e Sebastiano, nel 1551 S. Giorgio e S. Martino, mentre Simone De Magistris nel 1588 affrescò la transenna absidale con tre grandi dipinti che rappresentano l’Ascensione, la Crocifissione e l’Assunta, separati da due elementi più piccoli che vedono ritratti San Giorgio e San Martino."
Il castello varanesco, ancora oggi, coincide con il paese: una sola porta d’ingresso, vie strette, case basse, archivolti e sottopassaggi, finestrature e rocchette agli angoli, il tutto cinto da mura cui fa da cerniera un torrione cilindrico e varie torrette a base quadrata.
Straordinaria è l’evocazione castellare nell’ingresso.
I possenti edifici tagliati da porte e piccole finestre sono impostate su grandi archi o, appena entrati, da un’alta galleria sopra le arcate della via.
Un’attenta ricerca fa anche scoprire una cerchia muraria. Su una lunetta appena l’ingresso, Nobile da Lucca affrescò a colori vivi la Vergine e i Santi protettori della gente. E’ un piccolo dipinto dei primi anni del ‘500 che richiama forse certe testine affioranti nella chiesa “extra moenia“ del castello.
La sua importanza è data dallo stato di conservazione dei manufatti originari, sebbene modificati nei secoli dalla perizia esperienziale dei residenti, e dalla presenza di una piccola comunità di residenti che ha saputo manutenere l'intero complesso, con forme di attività volontaria.
Il Borgo di Vestignano ha subito le conseguenze del Sisma del 2016 e la diffusa tendenza all'abbandono dell'entroterra maceratese.
In particolare è diventata inagibile la Chiesa di San Giorgio e San Martino, spazio di aggregazione non solo religioso, ma meta di visitatori attenti e competenti.
Il Borgo ha visto il reinsediamento di alcuni nuclei familiari, anche stranieri che si sono impegnati nel mantenimento delle caratteristiche strutturali del luogo.
Le potenzialità di sviluppo si aprono a molte opzioni: turistiche, riabitative, culturali, artigianali, naturalistiche...
Comunità locali collegate
Comune di Caldarola (Marche-MC)
- ha sostenuto la costituzione di una Sede Operativa del Club UNESCO Tolentino Terre Maceratesi
- patrocinato il progetto di valorizzazione del Borgo di Vestignano con i Licei Leonardo da Vinci di Civitanova Marche
- ha dato la disponibilità ad essere punto d'incontro delle comunità patrimoniali della RETE FARO CRATERE
- Università degli Studi di Macerata
- Università degli Studi di Camerino
Processo
Processo di attivazione di "civic learning"
Partnariato per lo sviluppo del progetto per il Piano della arti 2023- "La resilienza: L'arte come percorso dalle macerie alla luce"
Partner
- Licei Leonardo da Vinci - Civitanova Marche
- Liceo Classico-linguistico- Macerata
- Club per l'UNESCO Tolentino Terre Maceratesi ODV- Sede Operativa di Caldarola
- Associazione culturale Venti di Cultura
- Comune di Caldarola
https://youtu.be/vEZ_0SQDdaM
Passeggiate patrimoniali ed eventi realizzati
Nel 2020 il Club per l'UNESCO Tolentino Terre Maceratesi ODV, in collaborazione del Comune di Caldarola organizza una Passeggiata Patrimoniale, Patrocinata dal Consiglio d'Europa- Ufficio di Venezia, al Castello di Vestignano e alla vicina Area archeologica di Piefavera.
Passeggiata patrimoniale "Castelli, Fortezze e Forza delle Comunità locali"
Il tessuto connettivo dell’entroterra maceratese tra archeologia e ricerca storica partecipata
Brochure Passeggiata Patrimoniale-Castello di Vestignano - Area Archeologica Piefavera
Passeggiate patrimoniali ed eventi da realizzare
Attività di rete
Parametri di confronto
- Collina
- singola associazione
- materiale
- immateriale
- religioso
- paesaggistico
- agglomerato periferico
- nessuno
- sisma
- altro
- altro
- fortificazioni
- borghi
- altro
- altro
- itinerario locale
Il Club per l'Unesco di Tolentino e Terre Maceratesi fa parte della Federazione Italiana dei Club e Centri per l'UNESCO (FICLU) e alla rete FARO cratere