Comunità di riferimento
La Rete Faro Astesana promuove l’antico sistema territoriale del borghi dell’astigiano.
Qui si presenta la comunità patrimoniale di Costigliole d’Asti.
Costigliole d’Asti e la zona della Motta, verso le rive del Tanaro, sono da sempre terra di coltivazioni di eccellenza in ambito ortofrutticolo, con particolare riferimento a prodotti come il peperone quadrato o i carciofi.
Il borgo storico e le frazioni di Costigliole, nel cuore dell’Astesana, sono anche meta turistica e sede di importanti istituzioni enogastronomiche come il Consorzio del Barbera e la Scuola Internazionale di cucina ICIF, entrambi con sede nel castello recentemente recuperato: perché naturalmente vino e ortaggi si legano con la ricetta storica piemontese più nota e diffusa, cioé la bagna cauda.
Da tempo alcuni giovani del territorio hanno ricominciato a lavorare nel settore e si stanno coalizzando con le rispettive aziende per valorizzare il patrimonio storico di conoscenze e saperi tradizionali, unendoli alle nuove modalità di fare agricoltura e orticoltura biointensiva non solo in pianura ma anche in collina.
Altre attività della comunità patrimoniale riguardano la comunicazione, l’organizzazione di eventi e festival di partecipazione, nel contesto del sito UNESCO dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte.
Costigliole d'Asti
Piemonte
14055
Italia
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Stefano Scavino
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Patrimonio di riferimento
Nella piana di Motta e di Isola d’Asti, il peperone quadrato è stata una coltivazione privilegiata. Si è trovata documentazione relativa a un “Concorso a premi per la razionale coltivazione degli orti nel circondario di Asti”, bandito nel 1914 dalla Società Orticola Astigiana in cui viene evidenziata la produzione di peperoni da parte di numerosi agricoltori. Ancora negli anni Sessanta-Settanta, partivano, nel periodo di produzione, numerosi camion verso i mercati di Torino e Milano. Sostituite prima dai fiori, le coltivazioni di peperoni sono oggi state scalzate, in nome di una moda invadente, dalle ormai onnipresenti piante di nocciole. Talmente trascurate che pare del mitico quadrato si sia addirittura smarrito il seme: è solo grazie all’impegno meritorio di alcuni giovani volenterosi che il “quadrato” sta ricominciando a fare la sua comparsa sulle nostre tavole. Lo stesso vale per altri prodotti tipici del territorio, come il carciofo del sorì astigiano (senza spine), il peperone tumaticot, il peperone braidese, l’aglio bianco ed ortaggi freschi da frutto e da foglia, fiori eduli, erbe spontanee, frutta di antiche varietà.
Difficoltà burocratiche e tecniche, rapporti complessi con le istituzioni
Ottima rete di relazioni tra soggetti e operatori del settore, soprattutto giovani
Comunità locali collegate
Faro Astesana
Slow Food
Comune di Costigliole
Dui Puvrun
Borgo Affinatori
Università di Torino, Agraria
ASTISS - Centro Studi sulla Collina
Processo
https://www.ciboprossimo.net/Luogo/3Vio94k05I
Passeggiate patrimoniali ed eventi realizzati
Astesana e Val Borbera
Un fiore in bocca può servire sai, Festa del carciofo
Passeggiate patrimoniali ed eventi da realizzare
Attività di rete
Rete delle Comunità patrimoniali dell'Astesana
Parametri di confronto
- Collina
- rete mista
- immateriale
- paesaggistico
- privato ottenuto
- borghi
- patrimonio immateriale -per esempio: Archeofest
- mestieri antichi
- tradizioni popolari
- promozione di mestieri antichi
- fiere
- festival
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