Comunità di riferimento
La Rete Faro Italia riunisce le istituzioni pioniere e pilota nell’applicazione della Convenzione di Faro, sotto l’egida dell’Ufficio in Italia del Consiglio di Europa. Il loro campo d’azione va al di là delle singole Passeggiate o Comunità Patrimoniali, e sono di ispirazione per tutti. Sono attori ingaggiati nella disseminazione della Convenzione sul territorio vasto, regionale e nazionale, in una strategia complessa e multi-stakeholder. Qui si presenta Co-Roma.
Il progetto Co-Roma nasce nel 2015 dalla collaborazione tra LabGov – Laboratorio per la Governance della città come un bene comune e lo studio di architettura Alvisi Kirimoto e altri partner.
La rete si è ampliata nel corso del tempo integrando anche nuovi soggetti giuridici (vedi elenco sotto), da ultimo la Cooperativa di Quartiere – CooperACTiva.
Co-Roma è un progetto che LabGov e i suoi partner hanno avviato a partire dalla Clinica Urbana Edu LabGov 2015/2016. Il laboratorio ha aperto nella città cinque cantieri di sperimentazione della collaborazione civica per applicare i principi di design della governance dei beni comuni a scuole, beni archeologici, parchi, aree dismesse, spazi dell’economia collaborativa e cognitiva.
Abbiamo aderito alla Rete Faro Italia perchè condividiamo i valori e principi della convenzione di Faro e intendiamo contribuire ad ampiare il network della Rete per sperimentare nuovi modelli di collaborazione con i suoi membri allo scopo di favorire la fruizione del patrimonio culturale comune europeo.
Lo scopo del progetto, a partire dalla Clinica Urbana Edu LabGov 2015/2016, è quello di elaborare, disegnare e sperimentare una strategia di governance dei beni comuni idonea a configurare “la città e il territorio di Roma come beni comuni. Per realizzare lo scopo, sono stati aperti nella città di Roma cinque cantieri di sperimentazione della collaborazione civica per applicare i principi di design della governance dei beni comuni a scuole, beni archeologici, parchi, aree dismesse, spazi dell’economia collaborativa e cognitiva. Per maggiori info sulla missione e sul protocollo co-città si rinvia alle sezioni del sito dedicate.
Roma
Lazio
00198
Italia
Clicca sul link per visitare il sito dell'ente coordinatore
Christian Fernando Iaione
ciaione@luiss.it
Stefanija Hrle Ailello
shrleaiello@luiss.it
Clicca sul link per visitare il sito del patrimonio di riferimento
Patrimonio di riferimento
Comunità locali collegate
- LUISS International Center for Democracy and Democratization
- City
- BILL Luiss School of Law
- OpenHeritage
- ENEA
- Confoperative – Confederazione Cooperative Italiane
- Legacoop
- UDLab – Laboratorio Pastem
- Alvisi Kirimoto
- Centoc’è
- Agenda Tevere Onlus
- CooperACTiva – Cooperativa di quartiere
- city
- Comunità Parco Pubblico Centocelle
Luiss Guido Carli
Processo
La roadmap che stiamo seguendo per costruire la CO-città a Roma come è stato fatto o stiamo facendo a Bologna, Mantova, Palermo e Battipaglia, è la seguente:
- lettura, mappatura, semina di collaborazione civica | maggio – agosto 2015;
- cantieramento co-città | settembre – ottobre 2015;
- coinvolgimento di giovani competenze tecniche da integrare con giovani esperti di governance (economisti, politologi e giuristi) della LUISS (architetti e urbanisti, ma anche comunicatori, organizzatori di comunità, designer di servizi) e della “Roma collaborativa”, le esperienze di cittadinanza attiva, associazionismo, innovazione didattica, agricoltura urbana, lavoro condiviso, artigianato digitale, imprenditoria responsabile) | novembre-dicembre 2015;
- appello civico con “I beni di Roma”, una conferenza organizzativa della “Roma collaborativa” che si terrà agli inizi del 2016 e chiamerà a raccolta le forze virtuose della città, forze civiche, religiose, sociali, economiche. Dopo 31 anni da “I mali di Roma” ci ritroviamo in una situazione altrettanto drammatica dal punto di vista sociale e istituzionale. Questa volta Roma deve ripartire non dai suoi mali, bensì dai suoi beni comuni, le persone, i patrimoni, le eredità preziose che questa città conserva e custodisce per le generazioni future | gennaio – febbraio 2016;
- apertura di uno spazio di co-progettazione “CO-Roma” per organizzare esperimenti, operazioni, interventi di collaborazione civica, come riuso temporaneo, micro-rigenerazione, manutenzione civica degli spazi in 5 “periferie” della città | marzo – aprile 2016;
- svolgimento esperimenti, operazioni, interventi di collaborazione civica nelle 5 “periferie” della città | marzo – aprile 2016;
- festa/giornata della collaborazione civica per aprirsi e coinvolgere tutta la città | giugno 2016;
- estrazione di linee guida e prototipazione di uno strumento di governance dei beni comuni adatto alle condizioni e caratteristiche di Roma | luglio – settembre 2016;
- consultazione nella città, test e modellizzazione | ottobre – dicembre 2016.
La sfida che Co-Roma ha deciso di intraprendere a partire dal 2015 è quella di arrivare a costruire un modello di “città collaborativa” nella quale cittadini attivi, associazioni di volontariato, scuole, orti urbani, spazi di co-working, fab-lab, imprese responsabili, professionisti attenti al bene comune, siano coinvolti e impegnati nella gestione e valorizzazione dei beni comuni urbani, tra i quali rientra anche il patrimonio culturale comune, inteso non soltanto come testimonianze materiali, ma anche tradizioni, usi e valori immateriali che rimandano all’identità dei luoghi, alla loro storia, al loro heritage. Le azioni condotte finora da Co-Roma sono state orientate in quest’ottica e per il futuro l’obiettivo è quello di implementarne l’efficacia.
Passeggiate patrimoniali ed eventi realizzati
Passeggiate patrimoniali #1
Con l’inizio della primavera ha preso avvio il percorso di passeggiate patrimoniali organizzato da CooperACTiva, in collaborazione con altre associazioni locali, per la promozione delle testimonianze culturali presenti nei quartieri di Alessandrino, Centocelle e Torre Spaccata.
La giornata dell’8 maggio 2021 ha aperto il ciclo di percorsi con una visita alla scoperta del Parco Archeologico di Centocelle, ripercorrendo i luoghi degli scavi insieme all’archeologa Patrizia Gioia e al naturalista Antonio Citti. Il percorso ha guidato i partecipanti a piedi fino al Pratone di Torre Spaccata.
Nel pomeriggio esperti e guide del territorio hanno poi accompagnato i partecipanti alla scoperta del quartiere Alessandrino, tra archeologia, architettura contemporanea, verde pubblico e storie dei suoi abitanti, nel cuore di quella che 100 anni fa era indicata come una piccola borgata sparsa nella campagna romana.
L’Alessadrino è oggi un quartiere dal percepibile spirito di identità, con le radici al passato, ma anche con forti potenzialità per il futuro. I visitatori hanno apprezzato le meraviglie del Parco Palatucci, ricco di una grande varietà di piante, dell’Acquedotto Alessandrino, l’ultimo degli acquedotti romani, con le sue grandi arcate, e della Chiesa di Dio Padre Misericordioso (anche nota come Chiesa del Giubileo o Dives in misericordia), realizzata dal 2001 al 2003 dal famoso architetto statunitense Richard Meier.
Punto di inizio del percorso è stata l’area in cui si trovano i resti interrati della Villa della Piscina di epoca romana, attraversando la pista di atterraggio dell’ex aeroporto Antonio Baracca, primo aeroporto d’Italia e ancora presente all’interno del Parco.
L’itinerario poi è proseguito a piedi e in bici lungo viale Palmiro Togliatti, fino all’area in cui si trova lo storico Casale nel Pratone di Torre Spaccata.
Passeggiate patrimoniali ed eventi da realizzare
Attività di rete
Parametri di confronto
- materiale
- immateriale
- archeologico
- paesaggistico
- agglomerato urbano
- agglomerato periferico
- comunale ottenuto
- europeo ottenuto
- fundraising ottenuto
- itinerario culturale -per esempio: Cammino di Santa Barbara
- itinerario locale
- convegni
- festival
- esposizioni museali e temporanee
- percorsi culturali