Comunità di riferimento

“.. in quel Mediterraneo che era una volta l’intero mondo, nessun canale è risultato più provvidenziale, più benefico, vale a dire più naturale: per ogni passaggio da oriente a occidente, dal nord a mezzogiorno, per ogni scoperta, per ogni scambio, per ogni traffico, per il cammino della storia e della civiltà.. “ Il nome della Comunità è tratto dall’omonimo libro di Vincenzo Consolo, nel quale l’autore descrive la Sicilia a partire dal “Faro”, com’era chiamato il braccio di mare che piuttosto che separare collega la penisola dalla Sicilia e le diverse parti del Mediterraneo. Vogliamo quindi richiamare con la nostra attività la funzione strategica di collegamento tra le civiltà che questo canale marittimo e le comunità che lo abitano svolgono da millenni.
La Comunità ha come obiettivi sociali la tutela e la valorizzazione del waterfront urbano da Capo Peloro al porto falcato di San Raineri, comprendente gli approdi antichi, medievali e moderni, i siti naturali, ambientali, archeologici, architettonici, etnoantropologici, storico artistici, sia terrestri che subacquei.
Sviluppiamo azioni affinchè le comunità dello Stretto acquisiscano una Memoria di Luogo, raccontando il palinsesto che qui si è sedimentato, fatto di storie accatastate le une sulle altre dalle civiltà del Mediterraneo, per sconfiggere le identità propagandistiche portatrici di funesti miraggi e ricostruire una Comunità di patrimonio che senta lo Stretto come Bene Comune. Riconoscere il patrimonio ambientale e culturale dello Stretto come fonte primaria di vita e benessere delle comunità locali e da qui partire per il riconoscimento dello Stretto di Messina come Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Messina
sicilia
98164
Italia
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Francesca Valbruzzi
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Patrimonio di riferimento

Si tratta dell'area urbana costiera lungo la quale si aprivano gli approdi per la navigazione dello Stretto in virtù della sua naturale conformazione, composta da rade sabbiose con profondi fondali che assicuravano facilità di ormeggio al riparo dei venti e delle correnti dominanti. Gli approdi naturali e il porto falcato di Messina sono stati utilizzati nel corso dei millenni, dalla preistoria fino ai giorni nostri, sia per le lunghe navigazioni attraverso il Mediterraneo che per il transito dalla penisola italiana per raggiungere la Sicilia. Sono testimonianza di questo ruolo marittimo sia i siti archeologici che costellano il litorale e le colline prospicienti che le strutture difensive, le chiese e i piccoli borghi di pescatori sorti in età medievale e moderna. Fa parte integrante di questo sistema costiero la Riserva Naturale Orientata della Laguna di Capo Peloro e dei Laghi di Ganzirri, tutelata per la sua eccezionale peculiarità naturale e paesaggistica.
Questo importante paesaggio naturale e antropico, palinsesto di memorie storiche, è oggi minacciato nella sua stessa sopravvivenza dal progetto del Ponte sullo Stretto, come attestato dalla Commissione VIA-VAS che nel valutare la compatibilità ambientale del progetto definitivo dell'opera ha negato la possibilità di esprimere una Valutazione di Incidenza Ambientale in quanto l'opera proposta viola tutte le norme italiane ed europee di tutela dei vincoli ambientali e paesaggistici a cui è sottoposta l'area a partire dalla Riserva Naturale Orientata e per quanto prescritto dal Piano Paesaggistico della Regione Sicilia, Ambito 9 "Area dei Monti Peloritani" come ribadito dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Culturali di Messina. Al momento il Governo italiano proponente dell'opera, non può procedere all'approvazione al CIPES del progetto definitivo perchè occorre la deroga alle norme ambientali europee da parte della Commisione Europea.
L’affascinante paesaggio marino e terrestre che si apre “al di qua del faro” sulla sponda messinese dello Stretto costituisce un potenziale attrattore per azioni di sviluppo locale autosostenibile. Per mettere in moto questo processo virtuoso la Comunità intende impegnarsi per sviluppare una “coscienza di luogo” in modo che chi abita questo spazio urbano riconosca in esso valori culturali e naturali fondamentali per la propria esistenza.
Comunità locali collegate

Comunità di Patrimonio “Paesaggio Oltre Forte”
Associazione “Gli Amici di Mortelle”
Processo

Attività di disseminazione culturale (da programmare)
Passeggiate patrimoniali ed eventi realizzati

Rassegna culturale “Aunni Annare” con dibattiti, mostre, spettacoli che si è svolta il 24 e 25 agosto 2024 nel Parco Letterario Horcynus Orca a Torre Faro
Passeggiate patrimoniali ed eventi da realizzare

Attività di rete

Parametri di confronto

- Costa
- singola associazione
- materiale
- immateriale
- archeologico
- militare
- religioso
- archeologia industrale
- paesaggistico
- agglomerato urbano
- nessuno
- sistema geografico -per esempio: Laguna di Venezia
- convegni
- festival
- percorsi culturali