Comunità di riferimento

Palermo
sicilia
90100
Italia
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arch. Rosa Anna Argento
arch.argento@libero.it
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Patrimonio di riferimento

La Comunità Patrimoniale che si presenta con il nome dell'Istituto Pietro Piazza, raccoglie 1970 allieve e allievi tra un numero di 96 classi con una media di 20 alunni per classe. I giovani e le giovani che frequentano sono seguiti da docenti e tutor che si dedicano a loro con professionalità e dedizione.
L'Istituto rappresenta un punto di riferimento e un polo formativo per i giovani del versante sud orientale della città e della provincia che scelgono l'offerta formativa professionale proposta, qualificandosi sempre più come scuola aperta alle innovazioni e al cambiamento e, al tempo stesso, attenta alle peculiarità culturali e alle istanze dell'ampio territorio cui inerisce il suo bacino d'utenza.
L'Istituto occupa un'ex mulino di grandi dimensioni e l'adattamento che è stato realizzato con la sua ristrutturazione ha permesso un adeguamento eccellente dei suoi spazi con una piena funzionalità in ogni sua parte, consentendo una frequenza fluida e agevole per benessere (le aule sono tutte luminose e ben aerate) e per mobilità. Le numerose attività che vi si svolgono consentono frequenti momenti di aggregazione e di scambio.
L'Istituto è fornito di una frequentatissima biblioteca e dal 2005 il Giornale dell'Istituto "Agorà" è fornito gratuitamente a tutti gli studenti e studentesse.
La Comunità formata dalle giovani e dai giovani studenti hanno provenienza non solo dalla città stessa ma anche dai comuni e borgate del territorio limitrofo. Il contesto territoriale cui fa riferimento l'Istituto ha risentito nel corso degli ultimi anni dei mutamenti economici e sociali dovuti alla disoccupazione, al degrado urbano, alla criminalità e anche all'elevata immigrazione. Tutte problematiche che hanno una severa influenza sui giovani in età scolare con situazioni familiari spesso precarie e disagiate.
Anche il pendolarismo è un aspetto che aumenta le difficoltà e i disagi giovanili in quanto li sottopone a difficoltà di integrazione e di stress. Tuttavia l'Istituto è frequentato con entusiasmo e le opinioni positive in merito ai piani di studio e ai docenti confermano l'entusiasmo dei giovani che si iscrivono.
La Comunità Patrimoniale che stiamo creando trasmette loro fiducia e attenzione alle loro problematiche.
Ricorrendo alla didattica laboratoriale tutto lo spazio dell'Istituto si presenta come un laboratorio attrezzato e aperto alle sue diverse funzioni. L'Istituto è pensato nella sua organizzazione come un grande albergo in cui già dall'ingresso, gli studenti e le studentesse, a vari turni, si occupano dell'accoglienza del pubblico.
Le loro giovani figure che accolgono tutti i frequentanti con le loro divise alberghiere sfoderando cortesia e gentilezza sono un biglietto da visita e una dimostrazione della loro competenza. Ma anche nelle sale da pranzo gli studenti e le studentesse si occuperanno dei pranzi che serviranno con ineccepibile professionalità.
La scuola interagisce con il territorio, rispondendo al bisogno di promozione umana e professionale, e valorizzando le risorse che vi risiedono: attività produttive, risorse ambientali, artistiche e storiche.
Il turismo culturale nel nostro territorio è in continua evoluzione e le richieste professionali nel mondo del lavoro registrano un notevole interesse.
L'istituto, in rete con il CPIA 1 di Palermo eroga il secondo livello di formazione che, nel suo complesso disciplina i nuovi percorsi di istruzione per gli adulti. Il percorso si rivolge a studenti-lavoratori e adulti, ai quali vengono offerte conoscenze culturali, competenze professionali e comunicative anche nelle lingue straniere.
La Comunità Patrimoniale IPSSEOA Pietro Piazza ha avuto modo di sperimentare positivamente un forte spirito di coesione tra i giovani in occasione di vari eventi culturali anche grazie all'instancabile impegno e dedizione del Dirigente Scolastico Prof. Vito Pecoraro che ha saputo attivare una stretta relazione con varie attività culturali che il territorio e il Comune di Palermo, offre in fatto di teatro, mostre d'arte, rappresentazioni teatrali e visite guidate in edifici d'epoca e archivi storici.
Si tratta di quella didattica laboratoriale cui si accennava prima nella variante dello spazio mentale in cui si immagina la città in funzione di processo educativo e formativo delle allieve e degli allievi che, accettano l'attività sperimentale con grande entusiasmo. Nel laboratorio "città" si privilegia l'aspetto euristico come una sorta di "officina di metodo" che, tuttavia andrà applicato ad un reale apprendimento sul campo in cui sviluppare autosufficienza, autostima e partecipazione.
Se l'aula è lo spazio per l'apprendimento attraverso l'ascolto, il laboratorio si serve del "fare" per realizzare realmente l'apprendimento.
Comunità locali collegate

- Associazione Faro Cnvention Citizens of Europe
- Associazione Castello e Parco di Maredolce
- Associazione Terrebuone
Agrumaria Corleone
Processo

Duemilasettecento metri quadri, sei piani, sei cucine, 2480 studenti, 350 docenti, 110 collaboratori: e lui a vigilare su tutto, a controllare, redarguire, incentivare, verificare, correggere. E se dovesse esserci malauguratamente un’emergenza, come un incendio, sempre lui sarebbe quello incaricato a portare a termine l’evacuazione, «in nove minuti esatti, come nelle prove», spiega Vito Pecoraro, il preside più «stressato» d’Italia. A capo dell’istituto alberghiero Pietro Piazza da due anni, Pecoraro, 52 anni, si sente un direttore d’albergo più che un funzionario scolastico: «Sono preside da dieci anni, ma appena arrivato qui e ho visto la hall, le sei cucine, le 120 classi…un po’ di paura l’ho avuta. Tanto più che per un anno ho mantenuto anche la reggenza dell’istituto comprensivo Maredolce, arrivando così a gestire 3900 alunni. Ma ho iniziato a chiedere, a farmi spiegare, ad avere rassicurazioni…e poco alla volta ho preso il controllo della situazione».
Rilassato? «Mai. La gestione della sicurezza mi stressa tantissimo. Non quella amministrativa o didattica. Ma la responsabilità di tante persone sì: se un ragazzo si fa male, è colpa mia. Almeno una volta al giorno, proprio come un direttore di hotel, faccio il giro della scuola, chiedo, mi affaccio nelle classi, parlo, faccio rilievi . Senza essere sgarbato, sempre con ironia e gentilezza. Ma facendo capire a tutti che ci sono regole chiare che vanno rispettate». Dopo che una dirigente scolastica, Giovanna Caretto, di Lecce, è stata condannata a 8 mesi di reclusione e al risarcimento danni in seguito alla morte di Andrea De Gabriele, uno studente che cadde da un lucernario, la sicurezza è diventata un pallino per moltissimi dirigenti.
A Palermo ce ne sono tanti di esempi. «Quando faceva molto caldo, una docente aveva messo un banco davanti alla porta dell’aula per far passare un po’ d’aria. Le ho detto con una risata: e se dovesse succedere qualcosa, i ragazzi dovrebbero saltare sul banco per uscire ? Ha capito, senza bisogno di altro». In altre occasioni è stato più complicato: «In un’altra sede c’era un insegnante che regolarmente lasciava i bambini in palestra per qualche minuto per andare a prendere il caffè. Gliel’ho fatto notare con gentilezza, che non era il caso. Una, due volte. Alla terza è scattata la contestazione formale». Quella di Pecoraro per la sicurezza non è un’ossessione, ma una necessità : «Io delegherei volentieri. Ma per la legge 81 del 2008 io sono il datore di lavoro, e in quanto tale responsabile di tutto. Per fortuna ho un ottimo dirigente dei servizi generali e amministrativi, il segretario per capirci, e una responsabile sicurezza molto preparata, ma non basta: ci vorrebbe il riconoscimento del middle management, come in Francia. Ad esempio con un coordinatore del segretario e un vicepreside a cui sia riconosciuta la funzione dirigenziale, così da poter firmare gli atti amministrativi quando non ci sono».
In ferie, Pecoraro ci va, infatti. Ma il suo telefono è sempre acceso: «Quest’anno ero in Austria, mi hanno chiamato, che dovevo fare ? Se ci sono cose di cui posso occuparmi solo io, non posso scomparire. Rispondo sempre. Per fortuna ho solo una figlia grande di cui occuparmi, ma la scuola sta sempre nella mia testa». Per un perfezionista del controllo come lui, l’incubo peggiore è il vandalismo. «Se dovesse accadere un furto, o un atto di aggressione nei confronti della scuola, correrei subito, ovunque mi trovo». Ma il posto dove lo si trova più spesso è proprio il suo ufficio, dove tutti possono venire senza appuntamento. Dai genitori un po’ arrabbiati ai docenti nervosi, fino ai ragazzi «monelli»: «Mi è capitato anche di doverli trattenere fisicamente, per evitare che scappassero e facessero guai. Ma succede soprattutto coi piccoli, quando arrivano al terzo anno hanno capito che questa è una scuola seria dove ci si prepara ad un lavoro, e sono tutti seri e diligenti. Quando non riceve, Pecoraro è chino sulle sue carte: «Bisogna studiare sempre, sempre. La legge non è immediatamente percepibile, bisogna capirla e applicarla. Ora ad esempio sto cercando di capire chi deve accompagnare uno studente in ambulanza nel caso in cui la famiglia non possa intervenire subito. Secondo il codice civile è il docente che in quel momento è in classe, allora ho scritto una circolare per precisarlo e stabilire che in quel caso il collaboratore scolastico deve vigilare sulla classe scoperta. Ma anche sulle certificazioni bisogna essere preparati. Le scuole superiori dipendono dalle aree metropolitane, le ex province, che spesso non sanno come agire, allora devo capire ogni volta a chi rivolgermi e come reperire tutti i fondi per fare formazione e ottenere l’aggiornamento dei certificati antincendio , antisismico , e così via». Roba da non dormire la notte. «No, esagerato, io dormo la notte, sei ore. Mi bastano per tornare ogni giorno a scuola col sorriso: con la speranza di uscire sempre col sorriso. Di solito è così. Ma un’emergenza può sempre capitare, no?»
https://www.corriere.it/scuola/secondaria/19_ottobre_15/palermo-preside-scuola-piu-grande-d-italia-non-mi-rilasso-mai-850cdacc-ee7e-11e9-9f60-b6a35d70d218.shtml
https://youtu.be/IVfRsIsiNAE
https://faroitaliaplatform.it/places/italy/sicilia/palermo/comunita-patrimo…oa-pietro-piazza/
Passeggiate patrimoniali ed eventi realizzati

- 22/2/'25- Visita alle Cantine Rudinì di Pachino, referente prof.ssa Giovanna Ciaccio;
- 22/2/'25- Premiazione del Contest La Cucina della Tradizione Carnascialesca inerente la rete della Comunità Patrimoniale Faro Cucina-Mediterranea;
Passeggiate patrimoniali ed eventi da realizzare

L'Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera "Pietro Piazza" di Palermo è lieto di annunciare un traguardo significativo: il 25° anniversario della sua prestigiosa sede nello storico edificio del Mulino Virga-Pecoraino. Per celebrare questo importante momento, la scuola organizza un evento speciale mercoledì 15 maggio p.v., a partire dalle ore 11:15, presso la sede stessa. Un punto di riferimento nel cuore di Palermo - Da un quarto di secolo, tra le mura ricche di storia dell'antico mulino, l'IPSSEOA "Pietro Piazza" si è affermato come un'eccellenza nella formazione enogastronomica e alberghiera, diventando un punto di riferimento fondamentale per il territorio palermitano e siciliano. Fondato ufficialmente nel 1997, l'istituto ha saputo crescere e innovarsi costantemente, preparando migliaia di studenti al mondo del lavoro. La sede nel Mulino Virga-Pecoraino non è solo un luogo di studio, ma un simbolo della capacità di coniugare storia, cultura e innovazione didattica. 25 anni di successi e formazione - Questo anniversario rappresenta l'occasione per ripercorrere un cammino ricco di successi. Gli studenti del "Pietro Piazza" si sono distinti in numerose competizioni regionali e nazionali, dal "Trofeo miglior allievo istituti alberghieri" fino al 1° posto pasticceria del “Cordon D’Or 2025” svoltasi nel Principato di Monaco, la stretta collaborazione con l’organizzazione del COUS COUS FEST, che oramai ha raggiunto 20 anni. – passando dal GIROTONNO di Carloforte, Vinitaly, EXPOOCOOK, EXPOOCREAM, SICILIAN WINE WEEK-END.
La scuola è stata anche promotrice di progetti innovativi e inclusivi, come l'orto sociale DORASS per studenti diversamente abili, e il progetto CHEEP (in collaborazione con il CNR e 4 partner europei) che ha portato all’istituzione del primo corso di studi in Italia di “CUCINA SALUTISTICA”, e ha attivamente partecipato a programmi internazionali come Erasmus+, dimostrando un forte legame con il territorio e un'apertura verso l'Europa. Gli studenti sono costantemente coinvolti in attività pratiche, stage, uscite didattiche e progetti che li mettono in contatto diretto con il mondo del lavoro e le realtà produttive locali. La giornata del 15 maggio vedrà un momento rievocativo della storia dell'Istituto e della sua sede, con interventi di personalità, ex dirigenti, docenti e studenti che hanno contribuito a costruire questa storia di successo a cui seguirà un light lunch a buffet, interamente preparato e offerto dall’attuale componente studentesca, a dimostrazione delle competenze acquisite. "Questo anniversario è un momento per celebrare il passato e guardare con entusiasmo al futuro" afferma il Dirigente Scolastico, Prof. Vito Pecoraro. "Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo costruito in questi 25 anni all'interno del Mulino Virga-Pecoraino e siamo pronti ad affrontare le prossime sfide formative, continuando a essere un motore di crescita per le nostre studentesse e i nostri studenti e per il territorio".
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Il Pietro Piazza celebra 25 anni nella storica sede del Mulino Virga-Pecoraino
https://www.palermotoday.it/attualita/l-ipsseoa-pietro-piazza-celebra-25-anni-nella-storica-sede-del-mulino-virga-pecoraino-un-quarto-di-secolo-di-eccellenza-formativa.html
© PalermoToday
Attività di rete

- Rete delle Comunità Patrimoniali Faro Gastronomia e Accoglienza Turistica, referente prof. Pietro Romeo;
- Unione Regionale Cuochi Siciliani- Referente Presidente Vincenzo Spitalieri;
- Accademia Siciliana della Pasta-Referente D.ssa Margherita Tomasello;
- Associazione Guide Turistiche di Palermo, referente Giovanni Masaniello;
- Ente Parco delle Madonie, referente Giuseppe Maurici;
Parametri di confronto

- Città
- singola amministrazione
- materiale
- immateriale
- isole
- patrimonio immateriale -per esempio: Archeofest
- mestieri antichi
- itinerario internazionale
- incubatore di nuovi mestieri
- promozione di mestieri antichi
- convegni
- fiere
- ospitalità turistica
- percorsi culturali
Rete Gastronomia Mediterranea-






