Mission: La Rete Faro Italia riunisce le istituzioni pioniere e pilota nell’applicazione della Convenzione di Faro, sotto l’egida dell’Ufficio in Italia del Consiglio di Europa. Il loro campo d’azione va al di là delle singole Passeggiate o Comunità Patrimoniali, e sono di ispirazione per tutti. Sono attori ingaggiati nella disseminazione della Convenzione sul territorio vasto, regionale e nazionale, in una strategia complessa e multi-stakeholder. Qui si presenta Faro Trasimeno.
Faro Trasimeno è un’associazione senza scopo di lucro di Promozione Sociale nata nel 2020.
L’associazione riunisce un gruppo di cittadini provenienti da diversi comuni, nell’area del Trasimeno e della Val Nestore, con l’intento di attivare una serie di azioni che hanno lo scopo di promuovere la Convenzione di Faro e favorirne l’attuazione.
Oggetti, luoghi e tradizioni sono importanti per via dei significati e degli usi che i cittadini attribuiscono ad essi e dei valori che rappresentano. Nello spirito della Convenzione del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale e naturale per la società, il progetto che si vuole promuovere, suggerisce una più ampia comprensione del patrimonio come bene comune, ponendo al centro le persone e le comunità del territorio del Trasimeno e Valnestore, coinvolgendole e incoraggiando l’innovazione sociale per aumentare la partecipazione civica e migliorare l’accesso all’eredità culturale in cui si identificano.
Tra le varie attività (da statuto) proposte dalla nostra associazione, vi sono:
– Passeggiate patrimoniali in luoghi di particolare interesse come risorsa plurale attraverso una ricerca-azione Faro e identificare nuove buone pratiche da diffondere.
– Incontri, convegni, workshop sul valore del patrimonio culturale per la società.
– Promozione di mostre, spettacoli e attività artistiche per rinforzare il desiderio di sentirsi una comunità e partecipare alle Giornate Europee del Patrimonio e passeggiate patrimoniali.
– Attività di informazione, orientamento, educazione in collaborazione con scuole, università e altri attori del sistema istruzione sui temi del patrimonio in qualunque forma.
– Creazione di una Comunità Patrimoniale, costituita da persone che attribuiscono valore a degli aspetti specifici del patrimonio culturale e naturale, che si augurano possano, nel quadro di un’azione pubblica, essere sostenuti e trasmessi alle generazioni future (articolo 2 della convenzione di Faro).
– Sviluppo di laboratori culturali ed interculturali con operatori socioculturali e docenti come fattore per la creazione di reti integrate dei territori;
– Favorire la nascita di una (o più) Commissioni Patrimoniali, intese come luogo istituzionale di collaborazione tra enti locali e cittadinanza sulla gestione partecipata del patrimonio culturale e naturale.
– Promuovere l’eredità culturale di un territorio attraverso un processo partecipato alla sua gestione con una condivisione di responsabilità e una diversificazione degli attori coinvolti anche in seno alla società civile.