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La rete Faro Roma raggruppa le comunità patrimoniali della Città Metropolitana di Roma, per coordinare i loro processi partecipati di tutela e valorizzazione del beni comuni.
La rete Faro Archeologia accoglie le Comunità Patrimoniali che valorizzano il patrimonio materiale e immateriale rappresentato dalle tecnologie e dai saperi antichi e tradizionali, dai musei, musei open air, aree e parchi archeologici, vie di comunicazione e scambio, ecologie, ambienti, paesaggi e loro evoluzione nel tempo, come espressione di civiltà del passato e di ogni attività inerente all’archeologia pubblica, partecipata, sperimentale, inclusiva e accessibile.
Qui descriviamo la Comunità Patrimoniale del Parco dell’AQUA VIRGO e dei paesaggi e Borghi di interesse storico di Pietralata (Borgo Via degli Aromi, Via del Sedano, Via della Ruta), che nasce con l’obiettivo di recuperare, valorizzare e promuovere la conoscenza, il riconoscimento storico, l’adozione e la conservazione da parte della cittadinanza dell’Acquedotto Vergine e dei paesaggi e borghi storici presenti nel territorio limitrofo (Borgo di Via degli Aromi, Borgo di Via del Sedano/Legumi, Borgo di Via della Ruta.
L’Acquedotto Vergine (ACQUA VIRGO) è l’ultimo acquedotto di epoca romana attualmente in funzione: ad oggi rifornisce la Fontana della Barcaccia, la Fontana di Trevi, la Fontana dei Quattro Fiumi e la Fontana del Nicchione e, nel suo percorso di 20,5 km c.a., uno dei tratti esterni visibili a cielo aperto (dalla lunghezza di 500 mt c.a.) è situato in gran parte all’interno del Parco AQUA VIRGO di Pietralata. L’Acquedotto segna il paesaggio e, come ogni bene culturale, può aiutare la cittadinanza a trovare il soddisfacimento di quel bisogno di memoria, aggregazione e eredità culturale che unisce le comunità. I borghi storici, i paesaggi ed i beni presenti sul territorio rappresenteranno uno spazio di incontro, confronto e costruzione di quell’identità che attiva le comunità, le suggestiona, le ispira, creando senso di appartenenza e di riconoscimento, voglia di scoprire, costruire e condividere.
I borghi di Via della Ruta, Via del Sedano/Legumi e Via degli Aromi, costruiti ed abitati sin dai primi anni del 900, ci riportano ai peridoi in cui l’intera area ancora rivestiva le caratteristiche dell’Agro Romano, dove la coltivazione, l’allevamento e la transumanza erano pratiche quotidiane di cui la popolazione viveva. Tutt’oggi, gran parte degli spazi verdi presenti sono dedicati alla coltivazione, al recupero di antiche e piccole vigne che crescono spontanee dal terreno.