Un Progetto di Service Learning destinato alle scuole superiori di secondo grado dei comuni del cratere del sisma 2016 –
La Convenzione di Faro attribuisce ai cittadini, in maniera formale o informale, una responsabilità diretta per la valorizzazione dei beni comuni che essi sentono propri, in un processo partecipato da attivare attraverso dei soggetti aperti e plurali, le Comunità Patrimoniali. Per valorizzare la complessità dell’offerta culturale italiana il Consiglio di Europa ha proposto in via sperimentale di avviare la Piattaforma Faro Italia, qui, come censimento delle Comunità Patrimoniali (CP) e delle loro teti tematiche e territoriali. Nelle Marche si è evidenziata la Rete Faro Cratere tra le CP dedicate a non disperdere il “capitale umano” dei testimoni della vita e del lavoro nei borghi abbandonati. Al momento sono dieci le comunità che compongono la Rete Faro Cratere, grazie al lavoro di tante associazioni e amministrazione pubbliche di: Accumoli, Arquata, Falerone, Visso, San Ginesio, Tolentino, Sant’Anatolia di Narco, mentre in fase di registrazione sono Roccafluvione, Montalto, Calascio. Il progetto di Service Learning è dedicato ad attivare le scuole superiori in questo senso, seguendo quello analogo proposto due anni fa e vanificato dalla pandemia. L’auspicio è di creare una comunità più partecipata e resiliente, preparata a fare delle scelte per il miglioramento della qualità di vita e dell’habitat che ci circonda.
Scheda di presentazione
Componenti del gruppo di lavoro: Formatori delle associazioni che animano le Comunità Patrimoniali del territorio, Docenti referenti e studenti delle scuole superiori di secondo grado.
Destinatari Scuole Secondarie di II grado nei Comuni del cratere del sisma del 2016 e comuni viciniori.
Obiettivi e risultati attesi:
• Promuovere la ricerca sull’eredità culturale diretta e indiretta di studenti e studentesse, creando un ponte tra generazioni
• Ascoltare ed elaborare le tradizioni dei luoghi di origine delle famiglie, per aumentare il senso di appartenenza al territorio
• Sperimentare un percorso di Educazione Civica centrato sull’art. 9 della Costituzione Italiana e sull’educazione alla cura del patrimonio culturale e paesaggistico
• Attivare le competenze digitali e storiche degli studenti attraverso la collaborazione tra loro, e con la loro eredità culturale familiare, orientata da professori e formatori
• Educare divertendo nel realizzare prodotti multimediali originali, anche attraverso la reinterpretazione creativa del ruolo dei “social media”
• Offrire agli altri coetanei e ai cittadini del cratere una interpretazione multimediale della complessità e della ricchezza dell’ambiente in cui vivono
• Suggerire valori patrimoniali di “lunga durata” e le buone pratiche per conservarli, confrontandosi con colleghi e scuole del territorio vasto del cratere
• Disseminare i contenuti della Convenzione di Faro nelle scuole, facendo rete tra loro e le Comunità Patrimoniali, esistenti e potenziali
Descrizione
I Comuni del cratere erano parte di un sistema straordinario, caratterizzato da una rete di attività radicate in un passato vivo e vivace: una memoria che si sta drammaticamente perdendo. Le comunità, spesso dislocate altrove, rischiano la dissoluzione del valore umano di chi ha costruito e vissuto quei preziosi borghi, ora silenti. E’ stimolante e formativo, oltre che necessario, coinvolgere le nuove generazioni in un progetto di raccolta delle testimonianze di vita e mestieri, in un archivio della memoria di ogni località colpita dal sisma. L’Associazione Venti di Cultura ha esperienza specifica nell’elaborazione di itinerari ed archivi sulla memoria dei mestieri e della vita quotidiana nelle reti territoriali; con questo progetto l’Associazione vuole stimolare i giovani per una comune e specifica azione nel quadro della promozione della storia e cultura dei Comuni coinvolti nel cratere del sisma del 2016 e comuni viciniori. L’attivazione di tali progetti didattici speciali di Service Learning vedrà professori e studenti impegnati nella ricerca di risorse e tesori del territorio, nell’identificazione dei problemi odierni, nella valorizzazione delle qualità resilienti, nello sviluppo delle capacità di interpretazione di realtà complesse. La produzione di interviste ai testimoni della vita e del lavoro nei borghi darà voce alla ‘memoria dei territori’, un percorso culturale che Venti di Cultura ha già avviato nel progetto di ricerca “Le eredità dei borghi terremotati” e “Il patrimonio della laguna”, in collaborazione con varie istituzioni ed associazioni locali. Metodo L’approccio metodologico è quello del Service Learning. Il Service Learning è la proposta pedagogica che unisce il Service (la cittadinanza, le azioni solidali e il volontariato per la comunità) e il Learning (l’acquisizione di competenze professionali, metodologiche, sociali e soprattutto didattiche), affinché studenti e studentesse possano sviluppare le proprie conoscenze e abilità da spendere nei propri percorso di orientamento professionale, ma prima ancora nella crescita.
Il progetto potrebbe svilupparsi considerando le seguenti fasi:
A. la prima, tesa a costruire un ponte culturale tra gli studenti, le studentesse e i testimoni della vita e del lavoro nei borghi colpiti dal sisma del 2016. Formatori di Venti di Cultura o di altre Associazioni della Rete Faro Cratere svolgeranno lezioni formative, in presenza e/o on line, in orario curricolare e/o extracurricolare da concordare con la scuola, per un totale di 30 ore, che avranno come tema:
1. storia dei borghi montani, nel quadro di una rete policentrica di antica fondazione;
2. i valori culturali della comunità colpita dal sisma: implementazione della rete di testimoni, amministrazioni ed associazioni che la salvaguardano e tramandano;
3. contenuti delle singole interviste: i testimoni raccontano della “grande bellezza” del vivere e lavorare in quei borghi, soprattutto nelle forme ereditate dal passato;
4. tecniche elementari di comunicazione multimediale a distanza e dal vivo: ricerca dei testimoni e format delle interviste da registrare con loro;
5. strategie di arricchimento delle testimonianze nell’archivio digitale della memoria: redazione delle schede per il portale web già in rete;
6. ipotesi di prosieguo del lavoro in applicazioni ulteriori: per esempio collaborazione con l’associazione VdC o con altre associazioni ed istituzioni locali, in Percorsi Alternanza Scuola Lavoro (PCTO);
7. dialogo con altri istituti che seguono un analogo progetto di Service Learning, e valutazione di eventuali interscambi culturali e didattici.
Con la collaborazione dei docenti curricolari l’obiettivo sarà la costruzione di una proficua sinergia educativa tra memoria storica e materie curriculari.
B. la seconda, tesa a mettere in gioco le abilità acquisite da studenti e studentesse per la produzione di brevi interviste/foto/video/prodotti multimediali a coloro che potranno fornire strumenti di lettura del patrimonio immateriale dei borghi. Il lavoro finale sarà condiviso con la comunità locale e globale. Quanto appreso dagli studenti sarà trasmesso agli altri; l’intreccio tra capacità individuali e conoscenze diffuse darà la possibilità di individuare valori, apprendere condotte e azioni finalizzate al miglioramento del futuro di tutti. Il lavoro che risulterà a conclusione del progetto, (l’abaco delle interviste ai testimoni di vita e lavoro nei territori del cratere), verrà messo in rete, sui social media e sul sito di Venti di Cultura e andrà ad arricchire l’archivio della memoria già avviato. In allegato una bozza di programma come base di discussione con la scuola.
ALLEGATO: Bozza di programma
Si propone un corso di 30 ore, articolato in 10 moduli di 3 ore, da svolgere la mattina e/o il pomeriggio, a discrezione del referente.
Programma di massima da approfondire secondo le esigenze della scuola:
1. Presentazione del progetto per la valorizzazione del patrimonio culturale
a. Convenzione di Faro e reti di comunità patrimoniali
b. Obiettivi del progetto e visione commentata di video di Passeggiate Patrimoniali (Parteciparsenale 1,2,3)
c. Presentazione di ‘territori fragili’ e visione commentata di documentari e trailer prodotti da Venti di Cultura relativi a testimonianze di vita e lavoro (Lagunalonga, Impresa e genius loci, Cattedrali del mare)
d. Presentazione dell’organizzazione del progetto attraverso la collaborazione dei docenti e studenti. Confronto di opinioni.
e. Indicazioni per la ricerca dei testimoni e per le tecniche di intervista/ripresa da utilizzare
2. Strategie culturali e tecniche audiovisive per la valorizzazione del patrimonio culturale
a. Analisi dei testimoni trovati
b. visione di video realizzati da docenti e studenti. Visione di altri video preferiti dagli studenti da prendere come esempio di buone pratiche. Discussione.
c. preparazione interviste
3. Prima visita
4. Presentazione dei video fatti dagli studenti nella prima visita, discussione
5. Seconda visita
6. Presentazione dei video fatti dagli studenti nella seconda visita, discussione
7. Montaggio documentario o terza visita
8. Presentazione video terza visita, o documentario, discussione
9. Presentazione video alla scuola e discussione.
10. Attività di rete con le altre scuole
NB: Alcuni moduli posso essere comuni a più scuole e fatti a distanza, on line. Competenze e strumenti digitali sono necessariamente diversi per ciascuna scuola, classe e studente, dunque si propone di usare per la costruzione dell’Archivio della Memoria un minimo denominatore comune, e cioè le competenze base di una ripresa video senza interruzioni sul proprio dispositivo telefonico, che tutti gli studenti evidentemente hanno e/o possono apprendere con facilità. I video verranno caricati nel canale dedicato su social network open source, come youtube, dagli studenti stessi, seguendo le istruzioni date. Scuole, classi e studenti che dispongono di competenze e strumenti digitali superiori possono montare spezzoni dei singoli video in documentari o trailer di formati e dimensioni che preferiscono. A questi verrà dedicato un evento comune a tutte le scuole che partecipano.