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Nasce un percorso nel paesaggio e del patrimonio alla scoperta dell’eredità che la storia ci restituisce, sulle strade di domini e proprietà fondiarie di signorie e casati, riscoprendo i legami del tessuto culturale e sociale del territorio, unendo mare ed entroterra nelle maglie di una cerniera che è esperienza di benessere culturale e allo stesso tempo formulando una nuova proposta di fruizione turistica. Oratori conventuali e residenze, campanili e corti, tenute e mercati: il nostro sguardo si riappropria del patrimonio che ci appartiene e svela le radici della nostra identità. Lo spazio educa e costituisce la Comunità patrimoniale che lo vive e lo riscopre guidata da un ”andare lento”, applicando i dettati della Convezione di Faro promossa dal Consiglio d’Europa. Per promuovere la Comunità patrimoniale locale, Italia Nostra Valmarecchia propone da anni il formato della Passeggiata patrimoniale con il quale ha vinto il I Premio Go Slow 2021 per i processi partecipati.
Il progetto “Antica Lucania” si propone di valorizzare i borghi storici e le comunità di nove località, da Cetara a Casalvelino, legate agli antichi approdi monastici lungo le coste della Campania; l’iniziativa “Navi e porti della Badia di Cava” ha già posto le basi per una serie di attività a partire da una importante pubblicazione del 2021 relativa appunto alla costiera salernitana che ricade in ben 4 province differenti (Salerno, Potenza, Matera e Cosenza).
Questa scheda è dedicata al Comune di Cetara, il più a nord della rete.
Il territorio delle Terre di Mezzo rappresenta un’area rurale della pianura cuneese che coinvolge 17 Comuni riuniti nell’Associazione Octavia (Cardé, Casalgrasso, Cavallerleone, Faule, Lagnasco, Manta, Monasterolo di Savigliano, Moretta, Murello, Polonghera, Revello, Ruffia, Scarnafigi, Torre San Giorgio), crocevia di strade e collegamenti tra le aree collinari e montane della provincia di Cuneo e tra i principali centri cittadini.
In questa scheda si presenta in particolare la Comunità Patrimoniale di Scarnafigi, borgo che ha sviluppato da alcuni anni una serie di attività e interventi di valorizzazione del proprio centro storico e delle sue attività e iniziative tradizionali, partecipando con Revello, Cardé e Scarnafigi a un Bando per il recupero di immobili storici cofinanziato dall’Unione europea, nell’ambito del MAB.
Il territorio delle Terre di Mezzo rappresenta un’area rurale della pianura cuneese che coinvolge 17 Comuni riuniti nell’Associazione Octavia (Cardé, Casalgrasso, Cavallerleone, Faule, Lagnasco, Manta, Monasterolo di Savigliano, Moretta, Murello, Polonghera, Revello, Ruffia, Scarnafigi, Torre San Giorgio), crocevia di strade e collegamenti tra le aree collinari e montane della provincia di Cuneo e tra i principali centri cittadini.
In questa scheda si presenta in particolare la Comunità Patrimoniale di Revello, borgo che ha sviluppato da alcuni anni una serie di attività e interventi di valorizzazione del borgo e delle attività tradizionali, i, partecipando con Cardé e Scarnafigi a un progetto di recupero di tre immobili storici cofinanziato dall’Unione europea sul tema “Il Sacro, il Profano e la Corte”, nell’ambito del MAB Monviso UNESCO.
Il territorio delle Terre di Mezzo rappresenta un’area rurale della pianura cuneese che coinvolge 17 Comuni riuniti nell’Associazione Octavia (Cardé, Casalgrasso, Cavallerleone, Faule, Lagnasco, Manta, Monasterolo di Savigliano, Moretta, Murello, Polonghera, Revello, Ruffia, Scarnafigi, Torre San Giorgio), crocevia di strade e collegamenti tra le aree collinari e montane della provincia di Cuneo e tra i principali centri cittadini.
In questa scheda si presenta in particolare la Comunità Patrimoniale di Cardé, borgo che ha sviluppato da alcuni anni una serie di attività e interventi di valorizzazione del proprio centro storico e delle sue attività e iniziative tradizionali, partecipando con Revello e Scarnafigi a un progetto di recupero di tre immobili storici cofinanziato dall’Unione europea sul tema “Il Sacro, il Profano e la Corte”, nell’ambito del MAB Monviso UNESCO.
la Rete Faro Patrimonio Minerario valorizza lo straordinario patrimonio di paesaggi e tecniche industriali che caratterizzano il territorio italiano, al fine di tramandarne il valore d’uso alle generazioni future, che è indissolubilmente legato al senso di comunità che le ha generate e le tiene assieme.
Qui presentiamo la la Comunità Patrimoniale di Cabernardi a Sassoferrato (PU) promossa dall’associazione culturale La Miniera, dall’Amministrazione Comunale e da Marchingegno
La Rete Faro Cratere è la cornice comune di una sequenza di Comunità Patrimoniali (CP), attivate da diverse amministrazioni o associazioni, tutte tese a valorizzare il nostro patrimonio immateriale a rischio di dispersione, per saldare la distanza tra la comunità che ha lasciato i borghi e quella che ci rientrerà tra una decina di anni, fatalmente diversa. Per questo occorre recuperare la memoria, il “capitale umano” dei borghi, valorizzando il patrimonio immateriale dei testimoni della vita quotidiana e del lavoro.
Qui presentiamo la Comunità Patrimoniale di Montalto delle Marche (FM) promossa dall’Amministrazione Comunale e Marchingegno
(nota del curatore: qui va la descrizione di eventuali reti di comunità patrimoniali cui partecipa la singola descritta sotto, nel vostro caso potrebbe essere: Rete Faro Valdaso. L’ecomuseo è proponente/coordinatore e va indicato più in basso, le comunità patrimoniali sono dedicate alla promozione di un singolo bene comune e, per non confonderci con la rete degli ecomusei italiani, in questo caso potrebbero coincidere con le “antenne” ecomuseali…
Il centro storico di Nizza Monferrato, con il Museo Bersano delle stampe sul Vino (privato), le cantine storiche e il Museo del Gusto (civico), è parte integrante della core zone n. 4 “Nizza e Barbera” del sito UNESCO dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, dunque è un bene Patrimonio dell’Umanità.
Alcune associazioni locali da anni promuovono in stretta collaborazione tra loro (organizzando conferenze, seminari, spettacoli, presentazioni di libri e altre iniziative) una maggiore partecipazione, consapevolezza e azione propositiva da parte della comunità nei confronti delle amministrazioni pubbliche su temi civici, culturali e sociali in generale, con particolare attenzione alle tradizioni locali e al patrimonio intangibile, all’ambiente e alla valorizzazione della cultura.