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ll Museo della Resistenza e della Vita Sociale in Val Borbera “G.B. Lazagna” si trova, nel Palazzo Spinola di Rocchetta Ligure, comune della provincia di Alessandria di 216 abitanti, situato all’incrocio tra i torrenti Sisola e Borbera; collegato al Museo è il ‘Centro di Documentazione di Rocchetta Ligure’, sorto con l’intento di connotarsi quale luogo di riferimento di tutto quel materiale a stampa e manoscritto proveniente da biblioteche e archivi anche privati, collezioni, corrispondenze, raccolte fotografiche e altro, esistente in valle e relativo alla storia dei luoghi e degli abitanti. Tra i suoi compiti peculiari ha quello della raccolta e conservazione di materiale documentario segnatamente storico-partigiano, attraverso una piccola biblioteca specialistica di pubblicazioni relative al movimento della Resistenza e un deposito permanente di testimonianze dirette: interviste audio e video, fotografie, materiale costituito in larga parte da documenti originali proveniente da donazioni concernenti in modo specifico le Valli Borbera e Curone
La comunità patrimoniale diffusa “Faro Patrimonio in pericolo” è composta da decine di specialisti del settore (studiosi, ricercatori, esperti e appassionati civili e militari) che dialogano, partecipano e collaborano a distanza nelle rispettive realtà, raccogliendo e diffondendo documenti, materiali ed esperienze sul complesso tema della salvaguardia, protezione e rispetto dei monumenti in guerra e anche in altre analoghe situazioni di grave rischio, a partire dalle esperienze concrete del passato remoto e recente. La rete è coordinata dal Centro di Alti Studi “Fabio Maniscalco” sulla protezione internazionale dei beni culturali, una rete informale e digitale di ricerca, riconosciuta e sostenuta da Biblioteche civiche e istituzioni di altri Comuni piemontesi (Rosignano che è la sede operativa, Ponzano, Grazzano, Bosio) e da molte associazioni e istituzioni culturali locali e nazionali, in particolare la SIPBC e due prestigiose strutture di ricerca a Venezia (VeRiPa-Cetudir) e Bologna (Osservatorio Step2).
La comunità, composta inizialmente da studiosi e appassionati di arte e storia sacra, si prefigge il recupero e la valorizzazione della storia dello stanziamento dei cappuccini in Bologna attraverso i secoli e le vicende occorse alle loro chiese, di Monte Calvario sino al primo Ottocento e di San Giuseppe Sposo, l’attuale; particolare attenzione viene dedicata alle vicende che hanno condotto alla creazione del prezioso Museo (purtroppo oggi non più visitabile) che era stato voluto dai frati per garantire la conservazione di dipinti, sculture, opere d’arte decorativa dal Quattrocento al Novecento, entro le mura del convento e realizzato dall’architetto Leone Pancaldi.
Per i cappuccini sia a Bologna che nel resto della Provincia cappuccina, furono attivi il Guercino, con numerosi dipinti, e trascorrendo nel tempo Carlo Cignani, Ercole Graziani, i Gandolfi e molti altri, i quali operarono nei termini loro richiesti dai cappuccini che vollero che le immagini fossero in concordia con i motivi della loro predicazione. In occasione delle diverse presentazioni del volume sul tema realizzato dall’Università di Bologna, con la collaborazione della Provincia dei Frati Minori Cappuccini dell’Emilia Romagna, dei Musei Civici bolognesi e di altre istituzioni cittadine, è emerso un vasto interesse per l’iniziativa e quindi l’esigenza di promuovere ulteriori occasioni di incontro e studio.
Sul tema dei “Monumenti in guerra”, dopo la mostra allestita nel 1996 dall’IBC dell’Emilia-Romagna, si sono tenuti a Bologna diversi convegni e seminari nel 2007, 2028 e 2019 – con la pubblicazione di altrettanti volumi di atti – che hanno portato alla proposta di realizzazione di un “Manuale di Bologna” sulla salvaguardia del patrimonio culturale sin dal tempo di guerra.
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Nell'aderire con interesse scientifico ai principi della Convenzione di Faro e grazie all'azione dei facilitatori Faro Convention Citizens of Europe, una rete di istituti alberghieri operante nella Regione Sicilia, ha deciso di unirsi al progetto per rinsaldare quella tradizione che illumina di gloria la contemporanea gastronomia siciliana attraverso la creazione della comunità patrimoniale che in questo obiettivo racchiude e mette in relazione tutta l'isola con la storia di tutta Europa testimoniando il territorio isolano ricco di lasciti dovuti ai popoli che qui hanno trovato risorse e ricchezze in abbondanza. Fare rete, sentendo la consapevolezza della identità di una tradizione ereditata dai padri fondatori, significa trasmettere ai giovani delle nostre scuole delle coordinate culturali importanti da cui partire per elaborare una professione che possa offrire un solido futuro. E' questa la mission che perseguiamo con la creazione della Comunità Patrimoniale Faro Cucina Siculo-Mediterranea, anche nel rispetto di un rapporto di collaborazione che essendo già in atto, pone le giuste basi per avviare una serie di incontri che rinsaldano la Comunità e fanno crescere quella sana competizione che è alla base di uno sviluppo per valorizzare e tutelare la millenaria tradizione culinaria siciliana. Nell'impegno di incrementare un'abilità didattico-formativa ad ampio raggio, il traguardo proprio di questa mission è anche lo sviluppo di adeguate competenze storiche, culturali, digitali, che si porteranno avanti in concomitanza del progetto di Comunità che non lasci indietro nessun plesso scolastico, favorendo in tal modo lo sviluppo delle prestazioni degli allievi. Sia il settore della “Cucina” che quello della “Accoglienza turistica” saranno chiamati in causa per operare una nuova sinergia e collaborazione che includa una work experience che faciliti l'inserimento nel mondo del lavoro accrescendo nei giovani studenti la partecipazione attiva che li carichi di entusiasmo per la tutela e la valorizzazione del territorio siciliano. Inoltre questa co-creation produrrà ulteriori stimoli tra i gruppi producendo un potenziale creativo di stimolo nella produzione di contenuti. E' proprio la specificità delle competenze che contribuisce all'incremento dell'impegno per un raggiungimento ottimale dei risultati.